DAY 1: Su per il "dito"

14 Agosto 2015
Bastia - Cap Corse - Bastia

Il primo giorno del nostro viaggio è dedicato al giro del Cap Corse, il caratteristico “dito” dell'isola. Si tratta di una delle zone meno gettonate ma più selvagge della Corsica.
Al mattino ci dirigiamo verso nord, alla spiaggia di Tamarone, per fare il primo bagno della stagione. Fin da subito ci scontriamo con le difficoltà delle strade corse, che soprattutto in questa parte dell'isola sono strettissime, tortuose e a picco sul mare. L'ultimo tratto di circa due chilometri verso la spiaggia è per di più sterrato e accidentato, e qualche pietra di troppo ci fa temere un paio di volte per l'incolumità della macchina.
Nonostante ciò, arriviamo finalmente a Tamarone; purtroppo il tempo non è dei migliori, e non ci consente di apprezzare appieno la tanto decantata bellezza di questa parte di litorale, ma non ci impedisce di rilassarci un po' con un primo bagno.




Verso ora di pranzo decidiamo di percorrere il Sentiero dei Doganieri, un breve percorso (30-40 minuti) che parte dalla spiaggia e porta fino ad una delle tante Torri Genovesi della Corsica. Il sentiero si inerpica nella vegetazione, e alcuni tratti in salita sono parecchio faticosi, soprattutto quando arriva il caldo. Sullo sfondo, la riserva protetta delle Iles Finocchiarola si staglia contro l'orizzonte e, un po' più lontano, l'Isola d'Elba, che da qui dista solo un paio di centinaia di chilometri.

Dopo un veloce pranzo con di cibo in scatola, ritorniamo in macchina per proseguire il giro del Cap Corse. Lo percorriamo in senso antiorario, e le strade rendono lunghissimo il viaggio.



Ci fermiamo, nel pomeriggio, a Nonza, un piccolo paesino incastonato sulla collina e di cui abbiamo letto un gran bene. Proprio quando arriviamo, però, il tempo si fa beffe di noi regalandoci un potente acquazzone, che ci impedisce di apprezzare appieno il piccolo villaggio. Ne approfittiamo per fare un aperitivo in un bar che offre una bella veduta sul mare, e sulla particolarissima spiaggia nera di Nonza, il cui color grigio scuro della sabbia offre un contrasto intrigante con il blu del mare. Il risultato complessivo è certamente affascinante, anche se pare che il colore della spiaggia sia dovuto a residui di una vecchia fabbrica di amianto (un orribile edificio che si incontra poco prima lungo la strada).



Bella, quindi, ma ben pochi temerari vi si avventurano per farsi un bagno, a quanto vediamo...
Sul far della sera, proseguiamo il nostro giro verso sud, con una breve sosta a Patrimonio, un paesino famoso soprattutto per le sue cantine vinicole. Noi ci fermiamo però per la birra, dato che il buon Teo ha scovato un piccolo pub dove vendono birra artigianale. Il locale è carino, un po' hippie. La sosta dura un'oretta, poi ci addentriamo nell'interno del Cap Corse, in direzione Bastia. La strada sale parecchio, ma ne vale la pena, visto che assistiamo ad un bellissimo tramonto dai 536 metri del Col di Teghime.



Dopo un'altra quarantina di minuti di viaggio ritorniamo quindi al nostro campeggio a Pietracorbara, e salutiamo la fine della giornata con un altro pasto caldo prima di tornare nelle nostre tende a riprendere energie per la tappa dell'indomani.


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