DAY 2: Corte e le sue montagne

15 Agosto 2015
Bastia - Corte - Quenza

Superate le fatiche del Cap Corse, buona parte dei due giorni successivi di viaggio sono quasi interamente dedicati ad esplorare una delle zone meno gettonate (almeno d'estate) della Corsica, ma non per questo meno affascinante: l'interno e le sue montagne.

Partiamo di buon mattino dal nostro campeggio, in direzione di Corte, l'antica capitale dell'isola. La strada per arrivarci è molto più scorrevole rispetto alle tortuose stradine del giorno precedente. Una cosa si nota sin da subito: il verde, tanto verde che caratterizza le zone più interne. Purtroppo però anche oggi il tempo non è dei migliori, con un cielo coperto che non promette nulla di buono.
Arriviamo a Corte verso ora di pranzo. La cittadina si trova arroccata in mezzo alle montagne; il suo nucleo centrale, la cittadella, svetta su di uno sperone roccioso, guadagnandosi non a caso l'epiteto di “Nido dell'aquila”.



Passeggiamo un po' per le vie del centro, e saliamo fino in cima ad una scalinata da cui si gode di una bella vista sulla valle di Tavignano, e sulla cittadella poco distante.

La fame, però, come al solito inizia a farsi sentire. Ci appropinquiamo quindi in uno dei tanti ristoranti incontrati lungo la via principale, che si rivela però essere una delle tante trappole per turisti. Come se non bastasse, appena usciti dal locale inizia a piovere a dirotto. Non ci resta quindi altro da fare che tornare alle nostre macchine, e riprendere la strada verso sud.
Attraversiamo quindi le foreste corse, e lungo la strada ci fermiamo per due tappe eno-gastronomiche: la prima a Casa Mozza, in una distilleria di whiskey che vende anche svariati prodotti tipici, e la seconda a Ghisonaccia, in un pub-birreria per la gioia del Presidente.

Intanto il tempo sembra essere migliorato, e ci permette di apprezzare appieno le sorprese che ci riserva la seconda parte di giornata. Proseguendo lungo la strada litoranea, arriviamo infatti a Solenzara, dove scopriamo un po' per caso delle splendide pozze d'acqua dolce in cui si può fare il bagno. L'acqua è davvero bella, e neppure fredda, e le luci del tardo pomeriggio contribuiscono a rendere lo scenario ancora più suggestivo. Ci fermiamo qui per un'oretta o più, affascinati dalla bellezza del luogo.




Ma non è ancora finita. Abbandoniamo infatti la strada costiera per ri-addentrarci nell'interno, e ci dirigiamo verso il Col di Bavella. La strada inizia a salire di nuovo, ma il paesaggio è fantastico: le vette aguzze del Bavella si stagliano contro il cielo rosso fuoco, e ad ogni curva la vista sulle valli dell'entroterra vale il prezzo del biglietto. Scolliniamo così ai 1218m del Bavella: usciamo dalle macchine per la foto di rito, rendendoci conto però che quassù fa un freddo barbino!




La giornata volge ormai al termine, quando riprendiamo la strada e ci dirigiamo in un campeggio nei pressi di Quenza, un minuscolo paesino sperduto nel cuore dei boschi.
Piantiamo le tende e ci prepariamo un bel pasto caldo, che con queste temperature ci vuole proprio. Ma il freddo passa in secondo piano: siamo davvero in mezzo alla natura. Attorno a noi, solo verde. Sopra di noi, un cielo stellato come non lo vedevo da tempo..


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