21 Agosto 2015
Porto - Ostriconi
Sveglia,
e si riparte alla volta di Ostriconi. Anche oggi ci attendono
parecchi chilometri da percorrere. Lungo la strada, facciamo una
sosta di un'oretta nella valle di Fango. Qui sorgono infatti una
miriade di piscine naturali, in cui ci possiamo rinfrescare e
spezzare un po' il lungo viaggio.
Riprendiamo la strada verso mezzogiorno, e dopo un paio d'ore arriviamo nei pressi di Ostriconi. Prima di andare in spiaggia facciamo una sosta al supermercato, e consumiamo un pasto frugale sotto un sole davvero cocente. Arriviamo quindi al parcheggio che conduce alla famosa spiaggia, ignari che per arrivarci c'è da fare ancora un lungo tratto a piedi.. la cosa più curiosa di questa spiaggia, però, è un'altra. Per raggiungere il mare, infatti, bisogna attraversare.. un fiume! Non si tratta di un vero e proprio fiume a dire il vero, ma di una striscia d'acqua che emerge dalla sabbia a una distanza di qualche decina di metri dal bagnasciuga. La cosa divertente è che non vi è modo di aggirarla, e l'acqua in alcuni punti arriva ben oltre l'altezza della vita, obbligando ad un vero e proprio attraversamento guado:
Riprendiamo la strada verso mezzogiorno, e dopo un paio d'ore arriviamo nei pressi di Ostriconi. Prima di andare in spiaggia facciamo una sosta al supermercato, e consumiamo un pasto frugale sotto un sole davvero cocente. Arriviamo quindi al parcheggio che conduce alla famosa spiaggia, ignari che per arrivarci c'è da fare ancora un lungo tratto a piedi.. la cosa più curiosa di questa spiaggia, però, è un'altra. Per raggiungere il mare, infatti, bisogna attraversare.. un fiume! Non si tratta di un vero e proprio fiume a dire il vero, ma di una striscia d'acqua che emerge dalla sabbia a una distanza di qualche decina di metri dal bagnasciuga. La cosa divertente è che non vi è modo di aggirarla, e l'acqua in alcuni punti arriva ben oltre l'altezza della vita, obbligando ad un vero e proprio attraversamento guado:
Dopo
questo simpatico contrattempo, giungiamo finalmente in spiaggia, e ci
concediamo il meritato relax della giornata tra pisolini e bagni.
Ci
distruggiamo anche per bene con una scellerata partita a pallone
sulle spiaggia quasi deserta del tardo pomeriggio, che ci offre anche
il pretesto per buttare in acqua il Presidente, che di norma odia
farlo :)
Rimaniamo
in spiaggia fino alle prime luci del tramonto, poi riprendiamo il
viaggio attraverso i magnifici paesaggi del deserto delle Agriate,
che con le ultime luci del giorno offre scenari davvero mozzafiato. Non si tratta di un vero e proprio deserto, ma di una zona molto
arida caratterizzata da una vegetazione abbastanza spoglia. Il posto è veramente
incredibile, le ultime luci della giorno conferiscono colorazioni
violacee del tutto particolari.
Siamo
diretti ad un campeggio trovato sulla nostra guida, ma ne manchiamo
le indicazioni più volte e alla fine lo scambiamo per un altro. Ci
ritroviamo così in un campeggio.. che in realtà non lo è affatto.
Si tratta infatti di una semplice radura in mezzo al nulla, con un
piccolo baretto che funge da reception.. questa è stata senza dubbio
l'esperienza più “into the wild” del viaggio!
Tra
l'altro, dopo aver piazzato la tenda fra gli alberi e allestito il
fornelletto da campeggio per cucinare, si avvicina a noi una coppia
che ci avvisa di non lasciare cibo in giro durante dopo la cena.. la
notte precedente, infatti, ci dicono di essersi svegliati con diverse
mucche intorno, che rovistavano tra le loro cibarie!
Andiamo
quindi a dormire un po' sul chi va là, pronti a svegliarci
attorniati da bovini affamati e inferociti...
Nessun commento:
Posta un commento