DAY 14: Oslo - Milano

Giovedì 21 agosto 2014

Comincia dunque l'ultima giornata di questo magnifico viaggio. Meta di giornata è il museo delle navi vichinghe, che è situato però fuori dal centro, nella zona sud-ovest della città. Per arrivarci dobbiamo prendere il pullman, ma l'impresa si rivela più difficile del previsto: prima tentiamo di acquistare a bordo i biglietti, ma al momento di pagare scopriamo di non poter utilizzare la carta e di non avere più abbastanza valuta locale. Andiamo allora in un negozio poco distante, dove ci vendono dei biglietti magnetici; ma saliti a bordo di nuovo, scopriamo che non funzionano. Ritorniamo quindi dal venditore che non sa spiegarsi la cosa, e ci restituisce i soldi indirizzandoci ad un altro rivenditore, un 7eleven poco più avanti. Qui riusciamo finalmente a comprare dei maledetti biglietti funzionanti, e una mezz'ora dopo siamo davanti al museo.

Ci concediamo il lusso della prima colazione fuori dall'inizio del viaggio (ma solo perché abbiamo finito la nutella!) comprandoci delle brioches ad un baracchino, e poi iniziamo la visita.
All'interno si possono ammirare tre navi vichinghe del IX secolo, perfettamente conservate: due sono praticamente integre, mentre l'altra è mezza distrutta. I vascelli venivano usati come sepolcri funerari per personaggi di alto rango, ed infatti insieme con essi sono stati rinvenuti dei resti umani, anche se l'identità degli individui sepolti è tutt'ora un mistero. Sempre nel museo sono conservati altri resti rinvenuti insieme con le navi: ornamenti, armi, e altri oggetti. 



L'edificio non è particolarmente grande, infatti in un'oretta abbiamo visto tutto ciò che c'è da vedere.
A questo punto si pone il problema di come comprare i biglietti di ritorno per il pullman: il museo infatti si trova in una zona un po' isolata, e non ci sono rivendite intorno. L'unica soluzione che ci viene suggerita è di comprarli a bordo, ma noi come già detto siamo rimasti senza corone.. e sul bus non accettano le carte di credito!
Facciamo quindi l'unica cosa che possiamo fare: con una banconota da 20 euro andiamo nel negozio del museo e acquistiamo un gadget da 1 euro, ottenendo così il resto in corone, e con quelle ci paghiamo il biglietto a bordo. Furbi, eh? :D

Rientrati in centro verso mezzogiorno, ci separiamo: mentre il MaTeo corre ad esplorare il lato birraio di Oslo (recensione: http://ilsimposiodellabirra.blogspot.it/2014/10/report-norvegia-oslo-la-capitale.html) noialtri ci dirigiamo verso il palazzo reale. E' situato su una collinetta, e dall'alto si gode di una bella vista sulla Eldsvolls Plass. Sul retro c'è anche un piccolo parco, e ne approfittiamo per riposarci un po' su una panchina, visto anche il caldo (dopo il gelo dei giorni scorsi, non siamo più abituati a temperature superiori ai 20°).



Dopo una mezz'oretta ci viene fame, e nel tornare verso il centro ci imbattiamo nel cambio della guardia: stiamo ad assisterlo per un po', ma le cose vanno un po' per le lunghe, per cui ritorniamo sui nostri passi e ci rifocilliamo con un panino da McDonald.
Torniamo in ostello a prendere i bagagli e ci dirigiamo in stazione, dove Teo arriva con prevedibile ritardo sull'orario di ritrovo. Con il treno raggiungiamo l'aeroporto, dove attendiamo il nostro volo Lufthansa che ci porterà prima a Francoforte e poi a Milano.

Partiamo verso le 19: durante il decollo ammiriamo per l'ultima volta le terre norvegesi, dall'alto. Ci mancano già. Per fortuna le hostess pensano a distrarci un po', portandoci snack e bibite a volontà (e gratis!). Atterriamo a Francoforte verso le 21, in un aeroporto che sembra più grande di tutte le città norvegesi messe insieme, e ripartiamo un'ora dopo.. direzione Malpensa.


Siamo sull'ultimo aereo, per l'ultima ora del nostro viaggio. Ripercorro tutti i luoghi incantevoli in cui siamo stati: Bergen, il Geirangerfjord, le Lofoten, e Knivskjellodden..
 
Ci siamo, vedo le luci di Milano. Sono solo le 11 di sera, ma fuori è già buio. La città si avvicina, mentre la mia mente corre lontano.. Corre a tutti i posti che ho già visto, e a tutti quelli che mi mancano ancora da esplorare. Ed ecco che un pensiero, un'idea si insinua nella mia testa..

L'aereo tocca dolcemente il suolo, siamo a casa. Ma casa non è soltanto qui, è ovunque, è nella sensazione di libertà che provo viaggiando. Non importa quale sia la meta, perché “Non è la destinazione, ma il viaggio che conta”.. e intanto nella mia testa il prossimo itinerario ha già preso forma.

Ma questa, è un'altra storia. ;)

<< Giorno precedente 


Nessun commento:

Posta un commento