DAY 3: Galway & Cliffs of Moher

Domenica 6 ottobre 2013

La giornata inizia presto: l'unico treno per Galway è alle 8, ma parte dalla Heuston Station, che si trova dall'altro lato della città rispetto al nostro ostello. Usciamo quindi all'alba per prendere il tram che ci porta fino in stazione, ma incappiamo nel primo inconveniente del viaggio: il servizio è stato sospeso per lavori! I bus sostituitivi sono pochi, e ci farebbero perdere il treno. Perciò.. zaini in spalla, e via: ci facciamo quasi di corsa i tre km che ci separano dalla stazione, e arriviamo trafelati, ma appena in tempo per prendere il nostro treno.



Comincia quindi ufficialmente il nostro interrail! Una piccola annotazione: in Irlanda e UK, appena mostrate il biglietto interrail al controllore, quello inizia a sorridervi o salutarvi senza nemmeno controllare i nominativi.. In 15 giorni di viaggio non ci è stato fatto praticamente un solo controllo serio!
Il viaggio dura un paio di orette e mezza, ovviamente il paesaggio che si vede dal finestrino è uno solo: immense distese verdi, con greggi di pecore ovunque. Arriviamo quindi a Galway, situata sull'oceano, dove il sole di Dublino ha lasciato posto a pioggia, vento e freddo. Il nostro ostello è di fianco alla stazione, comodissimo. E' davvero ottimo: si chiama Kinlay Hostel, struttura modernissima, prezzi nella norma, stanze grandi, pulito, colazione inclusa, cucina, common room con diversi pc per usare internet gratis!.

Dopo aver lasciato giù gli zaini e chiacchierato un po' con un australiano che è in camera con noi e che si sta facendo il giro di tutta Europa per diversi mesi, attraversiamo Eyre Square, la piazzetta principale della città, per andare a prendere il nostro bus per le Cliffs.
Si parte: all'andata percorriamo la strada che passa nell'entroterra, e il nostro autista, Paul, ci racconta diversi aneddoti interessanti sui paesini che attraversiamo: per esempio, nel paesino di Lisdoonvarna, si tiene ogni anno a Settembre un festival chiamato Matchmaking fair, in cui la gente va lì con lo scopo di.. innamorarsi! e ogni anno tantissime persone trovano la propria anima gemella, a quanto pare.. oppure, dato che si vedono in giro ovunque bandiere o stemmi con colori blu e gialli, ci racconta che sono i colori ufficiali della squadra che ha vinto il campionato di calcio gaelico, che in Irlanda è seguitissimo! Non ricordo però il nome della squadra.. comunque, tra una storiella e l'altra, arriviamo al Burren, una regione stranissima dal paesaggio brullo e spoglio, che si estende per decine di chilometri, e che dà la sensazione di essere su un altro pianeta. In particolare, noi ci fermiamo alla Poulnabrone portal tomb, un sito megalitico risalente circa al 3000 a.C.



Dopo una breve sosta per qualche foto proseguiamo il viaggio, durante il quale facciamo conoscenza con uno strano trio formato da un americano, una tedesca e una inglese.
Arriviamo quindi alla vera attrazione della giornata: le Cliffs of Moher. Una volta arrivati e usciti dal parcheggio, dirigendovi verso il mare avete due opportunità: una è andare verso destra (nord) dove si vede una torre in cima alla scogliera; vi consiglio di cominciare da questa parte perché la vista che si ha sulle Cliffs da qua è molto più spettacolare. Se avete tempo poi potete percorrere il sentiero anche dall'altro lato.
Il tempo non è dei migliori, c'è parecchio vento e anche una fitta nebbia, che però non nasconde lo spettacolo delle scogliere, anzi forse lo esalta ancora di più, rendendole quasi “inquietanti” e “spettrali”:





Si tratta di scogliere impressionanti, non tanto per l'altezza (che è comunque enorme, supera nei punti più alti i 200 metri), ma quanto per il fatto che cadono proprio a picco sull'oceano, con pareti praticamente verticali. Inoltre parte del percorso è recintato, ma proseguendo nel versante meridionale ci sono dei percorsi in cui si può tranquillamente stare sul bordo del precipizio.. veramente da brividi! Purtroppo a causa della nebbia non si vedevano le isole Aaran, ma pazienza, lo spettacolo è comunque assicurato.

Rimaniamo sul luogo circa un paio d'ore, poi ripartiamo alla volta di Doolin, un paesino vicino dove ci fermiamo per il pranzo in un ristorantino (il nome è Fitzgerald) dove si mangia abbastanza bene, anche se i prezzi non sono economicissimi.
Nel ritorno verso Galway, Paul ci fa percorrere una strada diversa che costeggia l'oceano, e ci fa fermare a fare qualche foto su altri strapiombi mozzafiato:



Sempre sulla via del ritorno facciamo anche una breve tappa al Dunvgarne Castle, nulla di eccezionale, ma situato su un promontorio dove si gode (nuovamente) di altre vedute spettacolari.



Infine rientriamo a Galway, verso le sei circa, giusto in tempo per fare un giretto della città: piccola, ma le vie del centro sono abbastanza vivaci (anche se non quanto quelle di Kilkenny). Non ci sono tantissime cose da vedere: le principali, oltre a Eyre Square, sono la basilica (che però a quest'ora è già chiusa) e l'arco spagnolo (piccolino, mi ha un po' deluso a dire il vero).



Per la cena ci arrangiamo con un panino, poi una birretta in un locale chiamato Bull & Castle, infine a nanna per recuperare le forze in vista della successiva giornata di interrail!

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