DAY 11: Tromsø - Alta - Nordkapp

Lunedì 18 agosto 2014

Anche per oggi è in programma un vero e proprio “tappone”: veloce colazione, e partenza di buon'ora!

Proseguiamo lungo la statale Artica, la E6. Il paesaggio adesso è decisamente diverso rispetto al sud della Norvegia: sprazzi di foresta lasciano spesso il posto alla tundra, con le sue praterie infinite. Ma, nonostante la pioggia rovini un po' il viaggio, non mancano scorci sul mare di notevole bellezza, come la vista da questo altopiano:


Ed è proprio poco dopo questa sosta che incontriamo finalmente la prima renna del nostro viaggio! Il primo ad avvistarla è Alessio, che si mette a sbraitare come impazzito (il tutto mentre sta guidando). Ma stavolta non è un falso avvistamento: è proprio lei!


Pochi minuti dopo ne troviamo a bordo strada un altro gruppetto: ci cimentiamo in una improbabile caccia alla renna, che fallisce miseramente ad un primo tentativo di contatto.


Il viaggio prosegue fino all'arrivo verso le 2 ad Alta, ultima “città”, se così la si può chiamare, prima di Capo Nord. La prima costruzione che si nota entrando in paese è la cattedrale, un'altra bizzarra struttura futuristica che ricorda un po' quella di Tromsø, ma decisamente più brutta.

Ci concediamo una sosta per un pranzo al sacco, e poi andiamo a visitare l'Alta museum con le sue famose incisioni rupestri.
Ci addentriamo quindi nel sito archeologico, che è anche patrimonio dell'UNESCO. Il percorso che porta da una incisione all'altra è situato in un bellissimo contesto, e la camminata è davvero piacevole. Fa un certo effetto osservare i disegni, pensando che alcuni di essi risalgono addirittura a 6000 anni fa.
Una parte di essi è stata “ricalcata” in un colore rosso per renderli più visibili sulla pietra, mentre altri sono stati lasciati in naturale. Quasi tutti rappresentano scene di caccia: uomini, renne, alci e orsi la fanno da padrone, ma non mancano scene di pesca con le barche, e un paio di rappresentazioni alquanto misteriose, che lasciano spazio alle più fantasiose interpretazioni, come alieni o simili :)




Il fascino del posto sta anche in questo, molti disegni non hanno una precisa spiegazione, ed è divertente provare ad immaginare cosa passava per la testa di quegli uomini di migliaia di anni fa.
Rapida sortita anche all'interno del museo, dove sono in mostra alcuni reperti trovati sul sito, e verso le 5 siamo di nuovo in viaggio. Il posto è davvero carino, merita certamente una sosta di un paio d'ore.

Percorriamo lungo la E6 gli ultimi 200 km che ci separano dalla meta: le renne intanto si fanno sempre più numerose, e arrivano un paio di volte a bloccarci la strada. E dire che dopo 11 giorni di viaggio temevamo di non vederle proprio! Ma è praticamente impossibile, qui al nord sono ovunque. Avvistiamo anche un paio di aquile, tanto per gradire.



L'ultimo tratto di strada verso Honningsvag sembra uscito da un sogno. Forse il più bello che abbiamo percorso: la carreggiata serpeggia sul bordo delle scogliere, a volte senza nessuna barriera di protezione; a destra, il mare ha assunto un colore meraviglioso, simile al turchese, che non ho visto nemmeno nell'acqua del Geirangerfjord. Cerchiamo di imprimere nei nostri occhi questo paesaggio incredibile.



Finalmente, verso le 8 di sera, giungiamo al Nordkapp-tunnelen, che porta sull'isola di Magerøya. Ci siamo! Un poliziotto ci avvisa che dobbiamo aspettare 5 minuti per dei lavori, poi ci scorta con una safety-car attraverso il tunnel.
Approdiamo così sull'isola. Praterie che si perdono a vista d'occhio, renne, sempre di più, e uno splendido tramonto accompagnano i nostri ultimi chilometri.


Arriviamo al Kirkeport Camping, il campeggio più a nord d'Europa, dove prendiamo le chiavi della nostra hytte.
Dopo parecchi giorni ci concediamo anche il lusso di una cena come si deve, al ristorante del campeggio. Qui fanno soltanto due piatti, ma li proviamo entrambi e sono davvero squisiti (oltre che economici per gli standard norvegesi, circa 20€ a portata): uno è una specie di spezzatino di carne di renna con purè, mentre l'altro è a base di salmone. E così abbiamo assaggiato anche gli ultimi prodotti tipici che ci mancavano ;)


Finita la cena chiediamo qualche informazione alla ragazza della reception, riguardo al sentiero che porta a Kniskvjelloden. Ci rassicura sulle condizioni meteo dell'indomani: pare che avremo il sole.. e anche gli ultimi dubbi sulla camminata sembrano svanire :)

Ci informa, inoltre, che la sera si può entrare a Nordkapp senza pagare. Sono ormai le 11, e la stanchezza si fa sentire, ma siamo davvero a un tiro di schioppo dalla destinazione e il tempo è buono: dopo un rapido scambio d'occhiate è deciso, si va subito!
Percorriamo gli ultimi chilometri di strada in un paesaggio surreale, fino all'entrata al complesso. Lasciamo la macchina fuori ed entriamo a piedi (in questo modo non si paga, ma non ho capito se la cosa valga anche di giorno). 
Ed eccolo, finalmente: il famoso globo, visto in tante foto, adesso è proprio lì, davanti ai nostri occhi. Fa un freddo cane, ma lo spettacolo dalla scogliera è bellissimo: l'oceano, i colori indescrivibili del tramonto.. essere qui è davvero emozionante.


Per molti questa è la meta finale del viaggio.. ma non per noi. Dal globo, guardando verso sinistra, si vede spuntare una penisola: è Kniskvjelloden. E' quella, la nostra vera meta. Ma ci arriveremo.. domani. 


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