DAY 13: Edimburgo - Londra

Mercoledì 16 ottobre 2013

Zaino in spalla, e ci dirigiamo a prendere il nostro treno per Londra. Sfortunatamente, come già accennavo, la stazione di Edimburgo mi è parsa un vero caos: i binari non sono tutti vicini, parte son di qua, parte di là, quindi ci mettiamo una vita a capire dove parta il nostro treno. Inoltre ci mettiamo del nostro arrivando proprio a pelo, risultato: treno perso per un soffio. Fortunatamente, il successivo passa solo un'ora dopo.

Lasciamo così la meravigliosa Scozia: il viaggio dura 4 ore circa, il paesaggio muta un po', compaiono più città ed è un po' più 'urbano', ma anche qui c'è molto verde. Passiamo Newcastle, York, e nel pomeriggio arriviamo a Londra King's Cross, la stazione di Harry Potter.

Il posto è grande e futuristico; dato che siamo lì, cerchiamo il famoso binario nove e tre quarti. Non dovrebbe essere un'impresa difficile: facciamo il giro di tutta la stazione, ma incredibilmente non lo vediamo! Ormai è una questione di principio, rifacciamo il giro una seconda volta, e stavolta (grazie anche al flash di una macchina fotografica) lo individuiamo. Non so come avessimo fatto a mancarlo la prima volta, data la lunga fila! In realtà non è un vero e proprio binario, ma un muro in cui è “incastrato” un carrello. C'è la fila per far la foto, perché a quanto pare puoi farla con un tizio che ti tiene la sciarpa e te la lascia andare all'ultimo istante, così da dare l'impressione che tu stia correndo. Noi la foto la facciamo, ma risparmiandoci la fila..


Dopo aver perso non poco tempo per cercare questa 'attrazione', cerchiamo di capire come arrivare all'ostello, perché Londra è davvero grande in confronto alle città viste finora! Abbiamo un'unica certezza: c'è da prendere la metro, e dovremo farlo anche per i successivi tre giorni (girarla a piedi è proibitivo, a meno di avere molto più tempo a disposizione), per cui optiamo per fare la Oyster Card. E' una tessera che costa 5 £ (in realtà la cifra è solo una cauzione), poi potete caricarvi quanto credito volete, ed ogni volta che entrate ed uscite dalla metro la passate ai tornelli e vi viene scalato solo il credito relativo alle zone di viaggio che avete attraversato.

La metro di Londra è qualcosa di fantascientifico: 14 linee, alcune arrivano tanto in profondità che la discesa con le scale mobili è interminabile! Il nostro ostello è in Camden Town, dalla stazione sono solo 2 fermate della linea nera. E' davvero terribile: a parte  il tizio della reception abbastanza apatico, la stanza (è una camerata da sei) è veramente un buco, e io sbatto la testa in tre spigoli diversi nel giro di 10 minuti. Comunque, dopo aver preso una mappa (a pagamento, nemmeno le mappe gratuite avevano..) buttiamo giù un itinerario sommario dei luoghi che non possiamo perderci. Usciamo, è ancora chiaro e c'è tempo di fare il primo giro in centro: partiamo dal Big Ben (quello vero, non quello di Belfast!), e ammiriamo il palazzo di Westminster, con il Parlamento e l'Abbazia.




Proviamo a chiedere per entrare nell'abbazia, ma scopro che la visita costa ben 16 £! Fortunatamente, troverò il modo di entrarci lo stesso un paio di giorni dopo, e gratis per giunta. Comunque, il mio primo impatto con la città è un po' disarmante: fino a qualche giorno prima ero immerso nella quiete di Skye, ora mi ritrovo in mezzo al caos più totale, mi ci vorrà qualche ora per abituarmi a tutto questo traffico.. Arriviamo al Tamigi e ammiriamo la vista sul fiume, sullo sfondo la London Eye, la famosa ruota panoramica di Londra:



Intanto comincia a far buio, e inizia a salire l'appetito; risalendo lungo il fiume sbuchiamo in Trafalgar Square (che gireremo meglio poi con la luce), poi in Piccadilly Circus, giriamo Regent Street e Carnaby Street, fino ad addentrarci nel quartiere di Soho, pieno di locali. Qui dopo averne scartati un paio ci fermiamo in un pub dall'aria accogliente. Ci facciamo un piatto abbondante con carne, uova, e patate a buon prezzo, poi ritorniamo in Camden Town dato che Teo si è preso la febbre..



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