DAY 11: Kyle of Lochalsh - Inverness - Edimburgo

Lunedì 14 ottobre 2013

E' il momento di partire, purtroppo; a colazione mi metto d'accordo con la ragazza di New York per ritrovarci ad Edimburgo, poi usciamo a restituire la macchina noleggiata a Kyle of Lochalsh, dove abbiamo il treno per Inverness.

Verso mezzogiorno partiamo dalla piccola stazioncina della città, che assomiglia più a un molo visto che i binari finiscono quasi sull'acqua! Lo sguardo rivolto per l'ultima volta all'isola di Skye: ma non è un addio, è un arrivederci..

La ferrovia Kyle of Lochalsh-Inverness è una tratta molto caratteristica, anche se la Glasgow-Mallaig mi ha impressionato di più in quanto a paesaggi offerti (ma forse è dovuto anche al cielo terso di quel giorno). Qualche foto la scatto comunque, si tratta comunque di panorami che non si vedono spesso:



Dai finestrini, ancora una volta, tanto tanto verde, e interminabili pascoli di pecore.
Man mano che ci avviciniamo a destinazione il tempo peggiora, e arriviamo a Inverness sotto la pioggia. Scopriamo che il treno per Edimburgo è stato cancellato; invece di prendere il bus sostitutivo, decidiamo di girare un po' la città. Il centro mi sembra carino, tante piccole vie con negozietti; saliamo anche sull'altura che ospita il castello, a cui facciamo qualche foto, e dall'alto si ha una bella visuale della città.





Ritornando in centro ci fermiamo anche a girare il grazioso mercato vittoriano al coperto, dove si respira un'aria quasi natalizia. Torniamo quindi in stazione; ci tocca prendere il treno per Perth, dove cambiamo per Edimburgo.

Arriviamo in serata; la stazione è un po' troppo caotica, come scopriremo a nostre spese due giorni dopo. Usciamo: la città col buio mi sembra avere un fascino particolare, la prima impressione è sicuramente buona.
Il nostro ostello è abbastanza vicino alla stazione, a circa 500 metri, anche se la strada è tutta in salita (Edimburgo si sviluppa su di una collina, quindi è caratterizzata da molti continui saliscendi). Alla reception ci accoglie un tipo dall'aspetto poco raccomandabile: in canotta, con tatuaggi bene in vista, sembra uscito da un telefilm di narcotrafficanti.. molliamo armi e bagagli in ostello, poi usciamo a bere qualcosa (avevamo già mangiato qualche panino durante il viaggio).
Andiamo al Brewdog, un birrificio che gli amanti della birra artigianale conosceranno molto bene e che è proprio scozzese. Sulla via che ci porta al locale, la Cowgate, troviamo una strana scultura che rappresenta una mucca “incastrata” all'angolo di un palazzo..
Le birre che proviamo nel locale sono buone, persino troppo, ne prendo una da 10° che mi stende, e così stavolta è il mio turno di beccarmi l'ubriacatura! Alla chiusura del locale, ci accorgiamo di avere fame, e abbiamo la peggiore idea di tutti i tempi: troviamo un ristorantino che tiene aperto fino a tarda notte ed entriamo per prenderci una.. pizza. L'esperienza è davvero traumatica, ma effettivamente ce la siamo cercata! Tra l'altro all'interno del locale assistiamo anche a una rissa tra due tizi, che per fortuna vengono portati fuori da una  guardia. La serata finisce così, si rientra in ostello, domani c'è da camminare ancora!

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