DAY 3: Stoccarda - Copenaghen

Domenica 5 agosto 2012

E' il giorno del viaggio più lungo del nostro interrail, oggi infatti arriveremo più a nord di quanto non siamo mai stati!

Si parte verso le 9 del mattino; sul treno facciamo conoscenza con una signora diretta sull'isola di Sylt, nel nord della Germania, che va a trovare suo fratello. Ci racconta che quest'ultimo fa l'istruttore di kitesurfing; ci parla anche di una gigantesca festa a Rostock, e ci invita a recarci lì, anche se noi abbiamo altri progetti.
Durante il viaggio scopriamo anche l'esistenza di un nuovo gioco di carte, detto scopa bugiarda, che diventerà il gioco ufficiale del nostro interrail.
(Si tratta di una variante della scopa normale, la cui particolarità però è la facoltà di prendere le carte a terra coprendo la propria carta. In questo modo gli avversari sono costretti a scegliere: fidarsi della presa, oppure "dubitare", e chiedere a chi ha preso di mostrare la propria carta, perdendo o guadagnando punti a seconda che la presa fosse veritiera o "bugiarda").

Ad Amburgo scendiamo per cambiare treno; compriamo in stazione un paio di panini con prosciutto e annegati nel burro: nel Nord questa è una tradizione tipica.. ne mangiamo uno e sentiamo di essere a posto per le prossime sette ore almeno.


Mentre attendiamo la coincidenza per Copenaghen, ricompare la tizia di prima che per fortuna ci avvisa che stiamo aspettando sul binario sbagliato! Grazie a lei prendiamo al volo il treno giusto, e proseguiamo verso la Danimarca.

Le ore passano scandite da partite a carte e sonnellini, fino ad arrivare a Puttgarden, dove ci imbarchiamo su un traghetto. La traversata dello stretto, fino a Rødby, dura circa 45 minuti, giusto il tempo di respirare un po' d'aria di mare sul ponte della nave.


Ritornati sul treno, facciamo anche conoscenza con un gruppo di italiani, che guarda caso si stanno divertendo proprio col nostro stesso gioco di carte!

Giungiamo a Copenaghen quando sono ormai le 8 di sera: la temperatura è notevolmente calata, e scopriremo a nostre spese che sulla città sferza sempre un vento molto freddo. Molliamo lo zaino in ostello e andiamo a cercare qualche pub o birreria in cui bere qualcosa (locali di cui il buon Teo si era preventivamente segnato l'ndirizzo), ma la ricerca dura un bel po': qui infatti i nomi e i numeri delle vie spesso non ci sono!


Finalmente entriamo nella Vesterbro Bryghus, una birreria abbastanza nascosta. I prezzi a Copenaghen sono però un po' altini (8 € per una media), e finiamo per "suicidarci" (economicamente parlando) anche con un avventato secondo giro.

Dopo essere usciti, percorriamo la strada per il ritorno in ostello: l'impressione che abbiamo tornando è che la città sia un po' "buia" e spenta, ma le daremo un'altra chance domani.

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