Day 5: Kilkenny - Belfast

Martedì 8 ottobre 2013

La mattina usciamo di casa leggermente in ritardo, così ci tocca far la corsa in stazione per non perdere il treno per Dublino (sì, ci tocca cambiare di nuovo lì). In Irlanda le corse non sono frequentissime, per cui perderne una può essere un bel problema! Per fortuna, anche il treno arriva una ventina di minuti in ritardo, e riusciamo a non farcelo scappare. Cambiamo quindi nella capitale: nel viaggio verso Belfast il paesaggio cambia, diventa più industrializzato e portuale, sicuramente meno bello rispetto alle verde e incontaminate coste dell'ovest.

Giungiamo a destinazione nel primo pomeriggio; l'ostello è un po' fuori mano, per cui perdiamo un po' di tempo per arrivare (ad accoglierci all'interno ci sono dei tipi un po' schizzati.. il signore del negozio di Kilkenny, dopotutto, aveva ragione!!), mollare armi e bagagli e ritornare in centro.

Le cose da vedere a Belfast sono un po' sparse, per cui c'è da camminare molto. Cominciamo dal centro, dove c'è la City Hall (il municipio), la cui entrata è gratuita; noi però arriviamo alle 3 appena passate, e ci perdiamo di un soffio l'ultima visita (un minuto di ritardo!). Peccato, perché a giudicare dalle immagini proiettate in una saletta adiacente alla hall sembra carino. Anche dall'esterno l'edificio merita diverse foto, soprattutto vi consiglio di passarci davanti la sera, quando è illuminato con luci di colore blu-viola che lo rendono affascinante. Nel giardino intorno c'è anche un memoriale alle vittime del Titanic (Belfast è la città in cui la nave venne costruita).



Il giro continua visitando la cattedrale di Sant'Anna, abbastanza recente (1900 circa), che non ci colpisce particolarmente, forse perché sembra un po' spoglia e 'moderna' come tutto il centro città. Tra l'altro sulla sommità dell'edificio è stato installato nel 2007 una struttura identica allo Spire di Dublino (ma non così alto), che sembra un po' fuori luogo. Proseguiamo con la Chiesa di St.Patrick; poi l'Albert Memorial Clock, una sorta di replica del Big Ben ma decisamente più piccolo; fino ad arrivare sulle sponde del fiume Lagan, dove si trova il Bigfish, una scultura moderna a forma di salmone e sulle cui mattonelle sono rappresentati immagini della storia della città.




Fino a qui il centro non ci ha fatto una grande impressione, per cui decidiamo di spostarci nella zona più periferica, dove sono visibili maggiormente gli effetti del recente conflitto nordirlandese. E' questa la parte della città che a mio parere merita di più una visita. Entriamo in Shankill Road, la via principale del quartiere protestante, che è tutta un susseguirsi di bandiere del Regno Unito, di murales veramente molto belli (il più famoso è quello del guerriero incappucciato) e memoriali dedicati alle vittime di diversi attentati.





La percorriamo tutta, poi prendiamo una traversa per spostarci verso Falls Road, la parte cattolica. Scopro che i due quartieri sono separati da un gigantesco muro, alto circa 6 metri e che prosegue per chilometri, com'era a Berlino: impressionante. Salta all'occhio qui il netto contrasto tra il centro, moderno e molto più ricco, e il degrado di queste zone della città, che offrono alcuni scenari di vera desolazione.



Camminando qui, varie sensazioni mi passano per la mente.. Mi sembra quasi di respirare un'aria un po' 'tesa', come se fossi un intruso che va a "ficcare il naso" in questioni del passato molto delicate e che non mi riguardano affatto.. in effetti, il conflitto è ancora abbastanza recente, dopotutto..
Attraversiamo quindi il muro (anch'esso caratterizzato da innumerevoli murales), e passiamo dall'altra parte, dove spuntano le bandiere irlandesi. Anche in questa zona proseguono i murales, che stavolta hanno come tema soprattutto le richieste di liberazione di vari detenuti del governo britannico. Impossibile fotografarli tutti, sono davvero tantissimi e tutti bellissimi!

Dopo una lunga camminata ritorniamo in centro, e girando un po' a caso finiamo in Victoria Square, un gigantesco e futuristico centro commerciale.



Scopriamo che quel giorno c'è una specie di promozione, che offre agli studenti il 20% di sconto in tutti i negozi! Approfittiamo di questo colpo di fortuna per farci una bella scorpacciata di carne a prezzo ridotto..

Finita la cena usciamo, fa davvero freddo, così giriamo poco e ci infiliamo quasi subito in un pub caldo e tranquillo con musica dal vivo. Alla chitarra si alternano diversi artisti, qualcuno bravo e qualcuno meno, che riscaldano la fredda serata di Belfast. Davanti all'ennesima Guinness, mi gusto la serata tranquilla, con la mente già proiettata al giorno dopo e alle Giant's Causeway!


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