DAY 7: Belfast - Glasgow

Giovedì 10 ottobre 2013
 
Lasciamo l'ostello di buon mattino, e dopo una veloce tappa al supermercato a prenderci qualcosa per il viaggio, ci dirigiamo alla fermata dei pullman in Queen Street, vicino alla City Hall. Saliamo sul nostro bus che ci porta in porto (scusate il gioco di parole), dove prendiamo i biglietti per il traghetto della Stenaline per la tratta Belfast-Cairnryan: normalmente costano 28 £, ma grazie allo sconto del biglietto interrail li paghiamo 20 £.
La nave all'interno è futuristica: c'è addirittura un cinema, in cui proiettano il nuovo Star Trek, una parete che consente l'uso di diversi iPad connessi ad internet, e una zona con tanto di Xbox, con cui iniziamo a giocare! Dopo un po' però smettiamo, perchè il mare quel giorno è parecchio agitato, tanto che si fatica ad andare in linea retta da una parte all'altra della nave.

Dopo due ore e mezza circa arriviamo a Cairnryan; per arrivare alla stazione più vicina, Ayr, ci sono solo pullman e taxi; non vediamo però fermate dei mezzi pubblici, quindi saliamo su uno dei bus della Stenaline, sborsando ben 10 £ a testa (a oggi non ho ancora scoperto se ci sono modi più economici per arrivare ad Ayr).

Il viaggio in pullman dura un'oretta, e complice la splendida giornata di sole (sì, ancora!), i primi scorci della Scozia autunnale sono davvero meravigliosi: distese di verde, sfumato qua e là con con tinte di rosso, greggi di pecore ovunque, con la strada che costeggia direttamente l'oceano: uno spettacolo!



Arriviamo finalmente ad Ayr, dove prendiamo il treno che ci porta a Glasgow, verso le quattro del pomeriggio. Qui ci riuniamo con Andrea, che ci ha raggiunti da Milano per proseguire il viaggio con noi.
L'ostello, l'Euro Palace Hostel, è un palazzone molto 'freddo', di 8 piani (o forse più, non ricordo) con camerate enormi, sulle sponde del fiume Clyde. L'aggettivo più esatto per descriverlo forse è senz'anima, come lo apostroferà poi una ragazza conosciuta sull'isola di Skye e che era stata nel medesimo ostello.
Conosciamo qui un tizio spagnolo (e fanno due) che sta cercando lavoro, e che soprannomineremo da lì in poi Trabajar perché, alla mia domanda su come mai sia lì a Glasgow, in un miscuglio di inglese e spagnolo mi risponde “I'm searching for trabajar!”
In camera con noi c'è anche un italiano, del Trentino, che ci racconta che vuole farsela fino a Inverness a piedi (!!).

Comunque, più o meno al tramonto iniziamo a fare un primo giro del centro città; una caratteristica che si nota subito è la struttura 'a griglia' delle vie del centro. Passiamo davanti alla Gallery of Modern Art, fino ad arrivare in George Square, la piazza principale, che di sera ha un certo fascino.




Il giro delle altre parti della città lo abbiamo in programma per l'indomani, quindi optiamo per cenare. Visti gli ultimi pasti non molto soddisfacenti, andiamo a sfamarci in un ottimo locale, il Blackfriars, che si trova in Merchant Square: consigliato, il personale è gentile (anche se c'è un tipo un po' pazzo), si mangia e beve bene a prezzi onesti.
Io qui provo finalmente l'Haggis, piatto tipico scozzese che consiste in uno strato di carne di interiora di pecora, in genere condito con purè di patate, brodo, spezie varie.. l'ho assaggiato sia qui sia ad Edimburgo, e l'ho trovato veramente squisito. Il locale serve anche diverse birre artigianali della Scozia, alcune molto buone, coi cui accompagnamo la nostra cena. Rimaniamo lì a bere per tutta la serata, visto che fuori fa abbastanza freddo, e ritorniamo poi in ostello. Sulla strada del ritorno costeggiamo il fiume, che è caratterizzato da diversi ponti, tra cui uno stranissimo, tutto storto.



..a nanna, domani c'è da girare la città!

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