DAY 7: Brema - Bruxelles

Giovedì 9 agosto 2012

Anche oggi ci son da fare parecchi chilometri: lasciamo Brema di buon mattino, su uno dei soliti impeccabili treni tedeschi, e verso l'una circa siamo a Colonia. Abbiamo giusto una ventina di minuti prima della coincidenza, così facciamo in tempo a scattare qualche foto del duomo di Colonia, una delle chiese più grandi del mondo, che si trova a poca distanza dalla stazione. E' davvero impressionante per dimensioni: mi sono dovuto allontanare parecchio per riuscire a fare una foto decente, e nonostante tutto anche dall'estremità della piazza non sono comunque riuscito ad inquadrarla per intero!

Purtroppo non abbiamo tempo per visitarla, per cui ripartiamo verso il Belgio. Ci ritroviamo dopo un'ora circa ad Aachen (più conosciuta per il suo nome storico, Aquisgrana), in una stazione sperduta nel nulla, sotto un sole cocente, ad aspettare un treno che non sappiamo se e quando arriverà, visto che non c'è nessuna comunicazione.


Per fortuna il treno arriva, e con un'altra ora e mezza di viaggio superiamo il confine, giungendo a Liegi. Qui saliamo al volo sull'ultima coincidenza, destinazione finale: Bruxelles!


I treni belgi sono un po' malmessi, e decisamente più bruttini di quelli tedeschi: ci eravamo abituati troppo bene.


Nel tardo pomeriggio arriviamo finalmente nella capitale. Il nostro alloggio è fuori città, quindi ci tocca comprare la carta che ci permette di usare tutti i mezzi, valida per tre giorni. Prendiamo la metro e giungiamo in ostello, dove una bella camera spaziosa e pulita compensa lo squallore del treno appena preso :)

Tornati in città, approfittiamo delle ultime ore di luce per girare un po' la Grand Place, il cuore pulsante di Bruxelles. Una delle mie piazze preferite in assoluto, e al tramonto è ancora più incantevole. Già che ci sono, ne approfitto anche per cenare con un paio di waffle, che è una specialità del luogo ed è venduto praticamente ad ogni angolo della strada. Passiamo anche davanti al Manneken Pis, la fontana rappresentante un bambino impegnato ad urinare. La leggenda vuole che, nel passato, proprio con questo atto un bambino spense un incendio che altrimenti avrebbe potuto distruggere la città, e la statua è proprio in suo onore. Sarà vero?


Il nostro soggiorno nella città, però, può essere descritto con una sola parola: birra! Bruxelles è infatti una sorta di paradiso per gli amanti di tale bevanda, e ovviamente il buon Teo lo sa benissimo. La sera stessa ci porta infatti al Delirium Cafè, una sorta di "tempio" della birra artigianale, a pochi passi dalla Grand Place. E' un locale immenso su tre piani; all'interno c'è un caos pazzesco (il nome è proprio azzeccato), e dentro hanno qualcosa come 2500 varietà di birra provenienti da tutto il mondo!

Prendiamo la lista ma è praticamente infinita, così ordiniamo un po' seguendo l'istinto. Il problema è che qui la gradazione media è sui 7-8 gradi, e in generale la birra costa poco, per cui dopo il terzo giro non capiamo già più niente.
Usciamo dal locale che è notte fonda: i mezzi non circolano più a quell'ora, quindi finiamo per farci quasi 3 km a piedi, guidati da Alex che incredibilmente riesce a condurci sani e salvi fino alla nostra camera.

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