DAY 7: Trondheim - Bodø

Giovedì 14 agosto 2014

E' il giorno della grande traversata: oggi lasceremo la Norvegia del Sud con i suoi fiordi per addentrarci nella tundra al di sopra del Circolo Polare Artico. In mezzo, circa 700 km da percorrere, una passeggiata :)

Il risveglio però ha in serbo una brutta sorpresa: a quanto pare abbiamo lasciato la macchina dove è permesso il parcheggio solo ai residenti (maledetti cartelli in norvegese..), e la prima (per fortuna unica) multa del nostro viaggio è lì ad attenderci in bella vista sul cruscotto. Per fortuna sono solo 300 corone (l'equivalente di circa 38 euro), ma perdiamo un'ora per andare al comune di Trondheim a saldare il debito.
Lasciamo la città che sono ormai le 10 passate, in ritardo epocale sulla tabella di marcia. Scegliamo di percorrere la E6, invece della strada costiera, più panoramica ma troppo lenta (7 traghetti nel mezzo). Anche qui comunque i paesaggi sono bellissimi, con fiordi, foreste, laghi che si alternano in mezzo al verde, che la fa da padrone incontrastato. E' davvero un altro mondo: superato un villaggio, capita di non incontrare casa o anima viva per decine di chilometri, fino al paese successivo (non a caso la Norvegia è il Paese meno densamente popolato d'Europa).


Il viaggio verso nord prosegue, mentre ammiriamo i paesaggi che scorrono intorno a noi, che a dire il vero dopo un po' iniziano ad essere ripetitivi.

Continuiamo ininterrottamente fino ad arrivare alle splendide cascate Larksfossen, dove ci concediamo la prima vera sosta del viaggio. Ci prendiamo una mezz'ora buona per ammirarle e fotografarle da qualsiasi angolazione. Non sono alte quanto le Latefossen, ma sono altrettanto magnifiche.


Ripartiamo e ci fermiamo poco dopo a Mosjøen, la prima vera “cittadina” incontrata dopo circa 200 o 300 km di laghi e foreste (!). Veloce spesa al supermercato, e pranziamo al sacco verso le 4 inoltrate del pomeriggio.

Superiamo poi Mo-i-Rana, altra ridente cittadina (con la bellezza di 18000 abitanti!). Intanto inizia a piovere, ma nulla ci ferma: la tensione cresce, manca ormai pochissimo al Circolo Polare Artico, la “porta d'ingresso” al vero nord.

Improvvisamente lo scenario muta, cogliendoci di sorpresa: scompaiono gli alberi, lasciando spazio a un paesaggio spoglio, senza vegetazione, quasi spettrale.


E in questo scenario avvistiamo un grosso edificio rosso, che ci indica che siamo arrivati. Intorno, il nulla: solo un piccolo monumento con la scritta “Polarcirkel” ci indica che siamo arrivati, mentre sul retro della costruzione c'è solo una infinita distesa di sassi impilati da turisti passati in precedenza.
La grossa (e brutta, a dire il vero) costruzione rossa contiene un negozio e un fast-food, che paiono totalmente fuori luogo. C'è anche un monumento dedicati a tutti gli operai morti durante la costruzione della ferrovia Trondheim-Bodø.

Incontriamo due italiani, che vengono direttamente da Capo Nord: si sono fatti più di 2000 km il giorno prima, ci raccontano, e paiono intenzionati a farsene altrettanti oggi.. contenti loro :) Li salutiamo, e poi facciamo qualche foto di rito con il monumento per dire “io c'ero”. Speravo ci fosse almeno la linea per terra, per fare il solito video stupido saltando da una parte all'altra del confine, ma nemmeno questa soddisfazione!
Esperienza comunque surreale: anche il Circolo Polare è superato, fa un certo effetto dirlo :)




Ripartiamo: sono ormai le 8 di sera, e sulla strada ci sarebbe anche il Saltstraumen, il gorgo più potente del mondo; ma l'alta marea è prevista per le 20.45, troppo presto per esser lì in tempo (maledetta multa del mattino).. per cui proseguiamo con calma fino a Bodø, cittadina portuale da cui ci imbarcheremo per le isole Lofoten.
Arrivati in città ci fiondiamo in un ristorante per una cenetta calda a base di zuppa di pesce, poi ci dirigiamo al porto, dove attendiamo stremati il traghetto che ci porterà finalmente sulle isole.

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